Forse non troppo storica ma riuscita benissimo

Milano meglio di Firenze

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Titolo Leonardo episodi 3 e 4

Regia Daniel Percival

Interpreti James D'Arcy Mathilde de Angelis

Distribuzione RAI

Voto quasi un capolavoro

 

Allora possiamo iniziare a discutere un fatto è giusto o meglio è saggio falsificare un episodio per i più anche sconosciuto della storia per farlo andare meglio in una composizione anche di tipo artistico. Leonardo da Vinci che per me d’ora in poi avrà il volto del bravissimo e molto sicuro anche nell’essere insicuro Aidan Turner avrebbe fatto lo stesso se si fosse raccontatati ma la Storia di Leonardo +e questo è molto chiaro nella sapiente regia di Daniel Percival non è solo la storia di Leonardo ma anche dell’epoca intorno della società che lo ha formato. Questo si vede benissimo in questi due episodi dove la fotografia di Steve Lawes è fenomenale in composizioni che diventano velocissime per via di un montaggio quasi da video clip di Xavier Russell che ricreano tutta un epoca. Ci sono composizioni di Leonardo poche soprattutto un inizio dell’ultima cena che resta almeno per me l’opera più citata ma anche l’opera più arrogante perché come noto Leonardo la dipinse rifiutando i normali schemi dell’affresco e di altri artisti dal veneziano Bellini ma anche da quell’altro rinascimento che si trovava al dilà delle alpi. Questo è citato nell’uso dei volti anche grotteschi che ricordano i pittori teutonici come Dürer e Lucas Cranach il vecchio. Questo è citato nella scena d’apertura quando Leonardo per amore della verità si mete a testa in giù e ricorda moltissimo una delle scene di Luther di Eric Till film secondo me molto ben riuscito. Li era l’entrata di Giulio II e qui è Federico Sforza interpretato dal mattatore James D'Arcy. Fin da quando riceve Leonardo vediamo la sua forza la sua capacità di vedere la vera realtà quella psichica e di come per il poter rifiuti anche quelle che potevano essere innovazioni utili le macchine da guerra di Leonardo. Appare come un uomo duro ingrato con un senso di teatralità che esplicherà anche nella fine della favola di Orfeo quando si vuole rappresentare come Plutone stesso padrone nella morte ma anche sotto luci più simpatiche. La corte è splendida una dimora e la città di Milano che appare sicuramente come un importante crocevia è solo compresa in quando appendice della dimore. Si mette in evidenza il comodo anche con il superfluo . la scena che ci fa conoscere la moglie sottomessa e anche rassegnata Beatrice D’este interpretata benissimo da Miriam Dalmazio ricorda un certo genere quello della mascherata. Purtroppo pe runa serie di conseguenze le più note sono le ultime quelle di Indigo Jones con la collaborazione di Ben Johnson per la regina Elisabetta d’Inghilterra. La somiglianza fisica e la postura particolarmente atletica e guerriera Ludovico il Moro che non assomiglia all’ultimo e fallimentare duca di Milano ricorda moltissimo Rollo interpretato da Clive Standen Solo che sembra molto più abile e pericoloso anche se pe rora non ha bisogno d’andare in guerra. La capacità manipolatrice si vede quando di ritorno da una partita di pala corta con Bernardo Bembo (padre del famoso letterato ) interpretato da Flavio Parenti in un buon ruolo riesce a manipolarlo. L’unica che riuscirà a resistere alle sue manipolazioni sarà proprio il personaggio inventato Caterina da Cremona che è la magnifica Matilde de Angelis. La naturalezza la grazia e anche il fatto che è una delle poche persone che puó contradirlo è solo per un fatto che al pari dello struzzo è uno dei bei trofei del Moro. Ludovico avrà oltre che la paura della morte solo un certo tipo di angoscia quando vedrà il bozzetto per altro bellissimo della statua del padre troppo piccola e troppo semplice. La composizione di questa è difficile e lo vediamo in una scena molto lunghe girate anche in piano americano . Il potere è solo dato nella storia e qui capiamo come mai Ludovico è così invidioso ma anche accondiscendete con Leonardo. Ludovico non si sporca le amni e lo fa solo come l’arrogante Sanseveri vestito in nero che gira armato è ucciderà il cantore interpretato in maniera tetra e carismatica da Antonio De Matteo. È un ruolo molto facile perché ricorda una certa leggenda nera del rinascimento ma anche molto naturale come nella scena nella quale si vede questo molto bene e quando tronca versando il vino sul nascere il rapporto tra Caterina e Gian Galeazzo. Interpretato dall’attore adolescente Edan Hayhurst è un po’ l’incompreso ma anche l’Amleto della serie molto bravo nella sua semplicità e nel suo ricercare. Percival è particolarmente abile e non specificare chi lo uccide. Sicuramente come mostra la tetra figura del ciambellano  interpretata da Matthew Steer gli Sforza non sono amati e l’abolire l’erede legittimo anche da parte di potenze straniere . Peccato che non è stato presentato il vero Galeazzo Sforza principe se non illuminato interessante che forse però si sarebbe troppo confuso con .Giacomo Salai. che ha il volto simpatico e canagliesco di Carlo Cuevas Sisò attore catalano molto talentuoso . Fin dall’inizio sfrutta la sessualità come tante cose incerte di Leonardo e come Sforza comanda la corte lui comanda la corte dei Miracoli. Come bambo l’amante deluso è uno dei personaggi che vediamo anche nel dialogo con Stefano Girardli il bravo Freddie Highmor. Questi è quello che riassume il lavoro e che presenta il coro. Sicuramente le scene dall’effetto scenico più interessante sono quelle della rappresentazione che trasforma la corte e il cortile  in un doppio spettacolo. Il personaggio dell’Orfeo di Poliziano (un ricordo di un ‘attività quella teatrale che fu centrale nella vita di Leonard) eé vista tramite la passione per l’attore Thiery interpretato da Hugo Becker fa un ruolo un po’ irritante e un po’ interessante . A poco a poco capisce dopo averlo bullizzato le capacità di Leonardo . Vanesio e veramente canagliesco che fa in modo d’irritare il povero Tommaso Masini un bravissimo Alessandro Sperduti a divenatre uno degli amori. L’omossesualitá è un qualcosa di complesso sia per via di quello che è la realtà esterna ma anche del non sapersi accettare. Leonardo sa di non poter essere felice con Caterina perché questa lo limiterebbe ma capisce solo troppo tardi di aver sacrificato Thiery. Una delle scene più belle è sicuramente il volo che Thiery fa fare a un riluttante Leonardo che ci avvicina a altri due voli quello della serie Viking dove Ivar Senzossa che ha il volto e la bravura di Alex Hogh Andressen  è fatto volare da un altro manipolatore Olger che è il bravo Danila Kozlovskij ma anche nell’overture di andrej Rublêv del regsiat sovietico Andrej Tarkovskij. Probabilmente il volo non era un qualcosa di impossibile ma era un qualcosa che pochi pensavano. La società rinascimentale precisamente coem quella medievale era molto ben regolata. Caterina, Leonardo , Giacomo Salai e volendo anche Galeazzo sono individui che interagiscono ma sono soli emarginati degli undedog. Da notare che la stessa posizione è quella di Ludovico che come sappiamo non seppe anche pe rla presenza di potenti vicini i Gonzaga di Mantova, Venezia e anche i parenti este e i Savoia prendere quella posizione che gli sarebbe stata utile per diventare un principe. Due episodi molto belli da vedere ma anche da confrontare con altri episodi della storia di Leonardo

Robert Fogelberg Rota